La formazione professionale sta assumendo anno dopo anno un’importanza sempre maggiore all’interno del mercato del lavoro, rivelandosi un fattore fondamentale sia per le aziende, sia per i giovani o per i lavoratori in genere. Essa infatti da un lato viene incontro alle esigenze formative delle aziende, sempre alla ricerca di specialisti in vari settori, dall’altro è utilissima per quei ragazzi desiderosi di acquisire nuove competenze al di fuori dei classici iter accademici, o per i lavoratori che devono mantenersi aggiornati e si devono adeguare ai continui cambiamenti del mondo del lavoro.
Dobbiamo quindi distinguere due tipi di formazione professionale: la formazione di tipo iniziale, rivolta principalmente ai giovani che si accostano per la prima volta alla nuova realtà lavorativa e puntano a migliorare il proprio curriculum con nuove qualifiche e competenze quanto più ricercate; la formazione professionale continua, riservata a persone che già lavorano e hanno intenzione di migliorare le proprie competenze, ma anche a disoccupati in cerca di una riqualificazione che possa permettere loro un nuovo inserimento in ambito lavorativo.
Andando più nello specifico, possiamo inquadrare alcune delle categorie alle quali i corsi, in questo caso finanziati dagli enti pubblici, sono destinati: giovani e adulti in cerca di occupazione; donne; lavoratori in cassa integrazione o in liste di mobilità; lavoratori che necessitano di riqualificazione o aggiornamento professionale; soggetti a rischio di esclusione sociale.
Questo per quanto riguarda la formazione a carico di Regioni e Province, che ciclicamente emanano bandi pubblici per il finanziamento di corsi a tutti i livelli (post-scuola dell’obbligo, post-diploma, post-laurea, aggiornamento, collocamento e ricollocamento dei lavoratori) erogati da strutture formative accreditate e riguardo ai quali è possibile informarsi presso gli enti organizzatori, gli Assessorati alla formazione professionale di Regioni e Province, presso le Agenzie regionali del lavoro e gli Informagiovani.
Ma esistono anche corsi a pagamento, o comunque finanziati dalle aziende private per i propri dipendenti, che possono andare incontro alle esigenze di molte più persone intenzionate a continuare il proprio percorso formativo offrendo loro una vasta gamma di scelte in svariati ambiti professionali, dall’informatica all’elettronica, passando per il turistico, la moda, il settore finanziario e il sociale.
Un corso di formazione professionale può rivelarsi un’utilissima e gratificante alternativa ad altri percorsi, soprattutto per chi non ha più il tempo o le possibilità economiche per riprendere l’università, o per chi aspira a qualcosa in più all’interno dell’azienda in cui lavora. I corsi migliori durano in media dalle 500 alle 600 ore distribuite in vari mesi e si svolgono di solito in orari extra-lavorativi, per dare l’opportunità di frequentarli a chi ha già un lavoro.
In pochi mesi, con qualche sforzo in più ma senza interferire con la propria occupazione, si potrà così ottenere una qualifica in più da aggiungere al curriculum vitae. Qualifica che, ovviamente, deve quanto più andare incontro alle esigenze della propria azienda o del mercato. Scegliere il corso giusto è infatti fondamentale per ottenere i risultati sperati e per poter davvero diventare più competitivi sul mercato del lavoro.
Bisogna quindi scegliere il corso da intraprendere sì in base alle proprie attitudini personali, ma anche con un occhi sempre puntato su quello che ci sarò dopo, su cosa si vuole fare e su cosa ci chiede un mondo caotico e in mutamento come quello del lavoro.